ERMENEGILDO FRIONI testo3 - giovannabenzi

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ERMENEGILDO FRIONI
FriArte Roma


È sempre difficile scrivere qualcosa di nuovo per un artista, soprattutto quando già i critici che se ne sono occupati hanno saputo cogliervi con estrema finezza, il senso più profondo del suo lavoro. Mi è facile però constatare come il lavoro di Giovanna Benzi viva di metafore, nascondendo all’osservatore distratto, come dietro una nuvola, tutto un mondo interiore dove si scuotono i sentimenti, dove gioia e paura hanno il confine incerto. Pittura come metafora della vita, dunque, della volontà di andare oltre, dal finito verso l’infinito, dal rapporto col mondo verso la solitudine. Solitudine intesa come espressione di libertà, pedaggio da pagare per ottenere l’accesso, anche breve, ad una dimensione differente dall’ordinarietà del quotidiano. Giovanna Benzi, attraverso le forme del vento, intreccia paesaggi aerei di mirabile bellezza, invitandoci a sostare un attimo nel rione del desiderio e della fantasia, per una volta, senza tenere i piedi per terra.
© Friarte 2020
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